Organizzare attività interculturali e interreligiose

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Commissione per gli affari correnti

Maren Lambrecht-Feigl

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Progetto di educazione interculturale: l’eredità sociale e culturale della religione

Buone prassi Percorsi di formazione per i giovani

CSHR: Cultural and Spiritual Heritage of the Region

Lo scopo principale di questa attività è di migliorare le relazioni interpersonali e sociali nelle comunità post-belliche in Croazia, e permettere a nello specifico ai più giovani di vivere in un contesto multiculturale e multietnico imparando a conoscere la cultura e i costumi dell’ “altro”. L’iniziativa nasce da un’idea del Centro “Nansen”, un’associazione croata che ha proposto questa tematica ed ha sviluppato attività sotto la guida dell’Agenzia governativa per l’educazione la formazione.

Pubblico: studenti dai 11-15 anni

Metodi: corsi, progetti, interviste, portfolio

Tematiche trattate: relazioni sociali, ascolto attivo, comunicazione, tradizioni e costumi, usanze religiose, storia della regione, stereotipi e pregiudizi, interculturalità, identità, eccetera.

Tematiche aggiuntive (a seconda delle scuole coinvolte):

  • le lingue della regione (a.s. 2013/2014);
  • il nostro contributo ad un Europa interculturale (a.s. 2014/2015);
  • le migrazioni (a.s. 2015/2016).

Il Centro ha inoltre organizzato per gli studenti un piccolo incontro ed un incontro più grande almeno una volta all’anno. Durante quello maggiore, gli alunni sono circa 200 provenienti dal network per l’eredità sociale e culturale della religione (CSHR, Cultural and Spiritual Heritage of the Region), mentre in quello minore, tenuto nel 2015 a Osijek, si sono riuniti circa 20 studenti per un seminario intitolato “Sapore di casa” in cui numerosi richiedenti d’asilo dal medio oriente e dall’africa hanno anche preparato pietanze tipiche dei loro Paesi.  Infatti, condividere il cibo e la tavola permettere di avvicinare le persone, e in questo caso ha permesso di abbattere quelle barriere di pregiudizio dei giovani verso i migranti e i rifugiati allontanando la percezione che essi possano costituire una minaccia e considerarli delle “persone” affinché possano provare empatia e comprendere meglio i problemi che li riguardano. La possibilità di relazionarsi direttamente con i rifugiati e i migranti ha fornito una prospettiva “umana” della crisi migratoria contemporanea e ha concorso ad arginare la creazione di opinion radicali sul fenomeno.

La scuola elementare “Dalj” è una delle 23 scuole coinvolte nel progetto del network. Questo istituto scolastico ha ancora una classe separata per la minoranza serba, che parla serbo e scrive in cirillico, come richiesto alla fine della guerra dei Balcani per poter favorire l’integrazione pacifica nella società post-bellica. Tuttavia, questa soluzione significa che i bambini appartenenti alle comunità serba e croata spendono la maggior parte del tempo separati, essendo anche le attività extra scolari separate come per esempio la presenza di due cori scolastici, uno in serbo e uno in croato. La minoranza ungherese invece frequenta il programma curricolare croato e solo opzionalmente può frequentare corsi di lingua e cultura ungherese.


Contatti

Zagrebačka 2B
31226 Dalj - Croazia

Referente: Tomislav Vuković
E-mail: tomislav.vukovic12@skole.hr
E-mail: ured@os-dalj.skole.hr
Tel: +385 91 791 5610
Tel: +385 31 590 195 (School)

Sito (HR): http://os-dalj.skole.hr

Nansen Dialogue Centre
Cvjetkova 32
31000 Osijek - Croazia

Referente: Ivana Milas
E-mail: ndcosijek@nansen-dialogue.net
Tel: +385 31 494 257
Tel: +385 31 494 258