Progetto “Testimoni della storia”

In un’epoca in cui vige l’ingiustizia, pervade un senso di frustrazione o solitudine, e sembra che nessuno ti ascolti o che tutti ti perseguono, i reclutatori riscuotono successo quando le loro ideologie le loro azioni rivolgono l’attenzione proprio ai giovani più vulnerabili.

Il programma della campagna “SAVE” intitolato “Testimoni della storia” riporta alla luce le storie di quei giovani che durante gli anni dell’adolescenza hanno vissuto una realtà difficile ed hanno abbracciato un’ideologia estremista e violenta come atto di ribellione. Per parlare ai giovani, lo “story telling” si considera un approccio semplice ed efficace in cui la testimonianza diretta, cruda ed onesta di qualcuno ha molta più risonanza di un discorso politico o un’analisi scientifica.

Le vittime e i sopravvissuti parlano del loro vissuto apertamente e costituiscono dunque un riferimento di autorità morale e autenticità per il pubblico che li ascolta. Questi “testimoni della storia” forniscono un volto umano che rappresenta un attacco terroristico e per questo motivo costituiscono uno delle più importanti forze contrastanti della propaganda estremista. Le vicende personali delle vittime, segnate da perdite, lutti, ma che non provano vendetta e ricercano la verità, aiutano ad offuscare quella sottile linea che s’intende apporre in un discorso in cui tutto può essere solo bianco o nero. Grazie alle loro testimonianze è possibile piantare un seme di speranza in coloro che ritengono la violenza l’unica alternativa, è un approccio che parla al cuore ma anche alla mente e che contribuisce allo sviluppo di un modo di pensare critico deterrente in sé del processo di radicalizzazione.

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