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Commissione per gli affari correnti
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Una città che aspiri ad essere interculturale deve necessariamente avere una politica interculturale che promuova una relazione dinamica tra i vari gruppi di diversa origine della diaspora migrante. Questo tipo di relazioni permettono alla città di capire i contesti geopolitici, culturali ed economici in cui i nuovi arrivati sono cresciuti e possono dunque adattare le politiche d’integrazione e accoglienza alla luce degli elementi raccolti. È possibile infatti sostenere le comunità migranti attraverso lo sviluppo di un sentimento di appartenenza riconoscendo ufficialmente il loro paese d’origine e la loro identità culturale. Le città europee sono diventate sempre più attente allo sviluppo delle relazioni internazionali e molte di esse partecipano a progetti di gemellaggio, scambi artistici e collaborano a progetti di co-sviluppo. Alcune di queste città cercano anche di rafforzare i legami commerciali con i paesi d’origine, ricercando fondi d’investimento o joint venture. Tuttavia, solo poche di esse hanno una politica (inter)culturale internazionale in cui entrambe le parti contribuiscono in egual misura al supporto dell’integrazione, la coesione sociale, e il rispetto della diversità.
In qualità di città membro della rete delle “Città interculturali”, Reggio Emilia ha fatto un passo in avanti rispetto a questo aspetto. Il governo del Marocco, il comune di Reggio Emilia e la Fondazione Mondoinsieme hanno sottoscritto nel 2011 una Convenzione in seguito alla quale saranno promosse iniziative concrete per favorire l’integrazione della numerosa comunità marocchina residente a Reggio Emilia e i contatti e la conoscenza diretta dei cittadini reggiani, in particolare giovani, con il Paese nordafricano.
A partire dal 2012, data dalla quale l’accordo è diventato operativo, si sono realizzate iniziative formative e culturali finanziati da entrambe le amministrazioni che hanno coinvolto in particolare i giovani:
Pgina ufficiale: http://www.mondinsieme.org/