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Promuovere un dialogo positivo e l’espressione attraverso l’arte

Buone prassi Comunicazione e lotta agli stereotipi razzisti

A marzo e aprile del 2015, la città di Amadora ha organizzato una gara di aquiloni per gli studenti delle scuole elementari e medie per promuovere la campagna “Não alimente o rumor” contro gli stereotipi razzisti lanciata nel settembre dell’anno precedente. Il risultato della gara è stato in seguito presentato il 21 maggio, giornata mondiale dedicata alla diversità culturale, il dialogo e lo sviluppo. Gli obiettivi perseguiti sono stati: la promozione dell’apprezzamento per la diversità culturale e la coesione sociale, il contributo alla decostruzione degli stereotipi, pregiudizi, comportamenti razzisti e dicerie rispetto ai migranti, l’incoraggiamento della creatività e dell’immaginazione durante il processo d’apprendimento, la riflessione sull’interculturalità e l’integrazione dei migranti.

Dopo una serie di attività per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e la produzione di un video con la partecipazione di un’atleta di judo, Nuno Delgado, Carla Chambel, attrice, Ana Bacalhau, cantante e Joaquim Franco, giornalista, la municipalità di Amadora ha voluto raggiungere la comunità dei più giovani attraverso l’evento degli aquiloni poiché considerata un’importante agente per combattere i pregiudizi e fare la differenza. Infatti, una volta sensibilizzato un pubblico di giovani, il risultato avrà un impatto anche sulla sua rete di relazioni di primo e secondo grado, sui familiari e amici, compagni di scuola o insegnanti.

Gli insegnanti che lavorano nelle scuole di Amadora promuovono attività per affrontare queste tematiche per esempio attraverso l’espressione artistica o l’approccio per un dialogo positivo. Il corpo docente della scuola “Seomara da Costa Primo” è stato coinvolto in una formazione per formatori per combattere contro gli stereotipi razzisti nella comunicazione, ed hanno promosso corsi di fotografia contro i pregiudizi, corsi di musica per comporre canzoni, dibattiti in classe tra i quali si ricorda “come vedo gli altri” in cui gli studenti hanno composto un mosaico e rappresentato i compagni di classe con un alimento.