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Contrastare la radicalizzazione in Europa - Vision & Brandon (2012)

Risorse Bibliografiche La regolamentazione della radicalizzazione e l’estremismo violento

 (Countering Radicalisation in Europe)

A partire dalla metà degli anni 2000, molti paesi europei hanno sviluppato strategie globali contro la radicalizzazione al fine di contrastarla, o recuperare i militanti impegnati e, soprattutto, prevenire la radicalizzazione di nuovi individui. Il rapporto descrive la genesi, le caratteristiche principali, gli obiettivi, le ideologie sottostanti e le sfide affrontate dalle strategie di anti-radicalizzazione nel Regno Unito, Paesi Bassi, Danimarca e Norvegia, i quattro paesi europei con le più ampie iniziative contro la radicalizzazione. La relazione si concentra esclusivamente sulla radicalizzazione jihadista, anche se va notato che tutti questi paesi hanno anche attività rivolte ad altre forme di estremismo.

Tutti e quattro i Paesi hanno condotto iniziative di disimpegno / deradicalizzazione a favore di singoli individui e programmi di prevenzione a favore di più ampi gruppi di popolazione. Per quanto riguarda il primo obiettivo, i Paesi europei hanno sviluppato programmi che cercano di identificare gli individui con chiari segnali di radicalizzazione, ma che non hanno ancora commesso un crimine. Le autorità valutano caso per caso e intervengono con attività appositamente concepite per accompagnare il ritorno ad una vita normale. Ci sono differenze nazionali importanti in questi programmi, che vanno dalle autorità che li amministrano a quale tipo di intervento è predisposto, ma in tutta Europa si conviene che questi programmi "soft" siano una componente cruciale di una più articolata politica contro il terrorismo.

Lo studio cerca di evidenziare le sfide comuni ai quattro paesi esaminati. Fin dall'inizio, le autorità europee hanno faticato ad identificare il bersaglio delle loro azioni. Più di recente, le autorità in tutto il continente sembrano aver spostato la loro attenzione dal fenomeno dell'estremismo alla sub-categoria più ristretta di radicalizzazione violenta. Questo non vuol dire che le autorità non vedono una relazione tra le forme non violente di estremismo e la radicalizzazione violenta, o che non vogliono affrontare le sfide legate alla sicurezza, ma la mancanza di evidenze del processo di radicalizzazione combinato con i vincoli di bilancio stanno portando le autorità a concentrarsi sempre più sul fenomeno più ristretto della radicalizzazione violenta. Le autorità stanno sempre più isolando i loro sforzi per contrastare la radicalizzazione violenta dalle iniziative volte all’integrazione e la coesione sociale dal momento che la relazione tra i due è considerata poco chiara. Anche se le circostanze e la visione del fenomeno variano da paese a paese, questo testo evidenzia come le autorità nei quattro paesi europei analizzati stiano convergendo su una serie di questioni utili a delineare un’orientazione politica europea condivisa.